Come concludere un’esposizione di tesi in modo efficace

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esporre tesi in modo efficiente

La conclusione di una tesi rappresenta l’epilogo di un percorso di studio lungo e impegnativo. È il momento in cui è necessario sintetizzare e presentare in modo efficace i risultati ottenuti, dimostrare la validità delle ipotesi e lasciare un’impressione duratura sulla commissione. Scrivere una conclusione di tesi efficace richiede abilità nell’organizzare le idee e nel comunicare in modo chiaro e conciso. In questa guida, esploreremo le strategie chiave per scrivere una conclusione di tesi che lasci un’impressione positiva sulla commissione e offra una sintesi efficace delle scoperte e delle conclusioni raggiunte.

Ripetete il messaggio chiave.

Ricordate alla commissione qual era l’obiettivo della vostra tesi, cosa volevate dimostrare.

Sintetizzate i punti principali

Riassumete sinteticamente i punti principali, ciò che vi ha portato alla vostra conclusione, se avete o meno dimostrato le vostre ipotesi.

Citate le possibilità future

Se il vostro lavoro ha aperto la strada a ricerche o prospettive future, nuovi ambiti di studio o interrogativi, potreste citarli, per lanciare spunti di riflessione e stimolare l’interesse della commissione sull’argomento.

Ringraziate la commissione

Ringraziate la commissione per il tempo e l’attenzione che vi hanno dedicato. Oltre a dimostrare gratitudine, questo momento serve a indicare chiaramente che avete concluso la vostra esposizione e che possono quindi intervenire con domande o osservazioni.
In generale, cercate di concludere la vostra presentazione trasmettendo positività. Anche se la strizza vi assale (e vi sudano così tanto le mani che la rilegatura in velluto che stringete durante l’esposizione sembra essere passata all’autolavaggio) un bel sorriso vi farà sicuramente fare una buona impressione.

Alternative a “Grazie per l’attenzione”

Se “Grazie per l’attenzione” vi sembrasse troppo scontato, potreste optare per “Vi ringrazio per la gentile attenzione”, oppure “Grazie per l’ascolto”, o ancora “Grazie per il vostro tempo”.